Secondo uno studio di Comscore appena pubblicato, il Brasile avrebbe raggiunto i 42,5 milioni di utenti unici sui siti di scommesse, posizionandosi dietro solo a Stati Uniti e Inghilterra in questa classifica. Ciò rivela il grande interesse del popolo verdeoro per il betting.
Per anni, il Brasile è stato considerato il possibile El Dorado per quel che riguardava le scommesse. Parliamo di un popolo che da sempre vive per lo sport e dunque sembrava logico immaginare che prima o poi si appassionasse alle scommesse legate alle manifestazioni sportive. Ebbene, quel momento è arrivato.
La sopracitata ricerca ha infatti rivelato che dal 2019 ad oggi le scommesse hanno avuto una crescita del 281% in relazione ai minuti consumati mensilmente, raggiungendo i 2 miliardi di minuti consumati al mese.
Stiamo parlando del 32% della popolazione digitale brasiliana, ovvero di coloro che posseggono almeno un cellulare, un tablet o un computer. L’80% di costoro si connette principalmente utilizzando il proprio dispositivo mobile.
Questa ricerca va di pari passo con un altro studio condotto da BNLData, basata sui dati di SimilarWeb e CoupomValido.com.br secondo cui il Brasile guida la classifica mondiale degli accessi.
I brasiliani hanno un numero di accessi pari a 3,19 miliardi (il 22,78% del totale dei giocatori a livello globale), ovvero più del doppio di Paesi come Inghilterra (1,61 miliardi) e Nigeria (1,29 miliardi). Da notare che nell’ultimo anno, l’interesse per le scommesse online è cresciuto del 75% in Brasile. Solo il Cile (100%) ha avuto una crescita maggiore.
I motivi della crescita
Il boom del settore online del betting in Brasile è qualcosa di unico, vista la sua evoluzione. I brasiliani, infatti, non sono un popolo di scommettitori, come ad esempio gli inglesi. Ciò è dimostrato dal fatto che il settore terrestre legato alle scommesse non abbia attecchito qui. Invece, il comparto online è riuscito a superare quelle resistenze che finora avevano reso il Paese verdeoro impenetrabile al betting.
A contribuire al boom ci sono stati fattori culturali, ma anche tecnologici. Nella prima casistica rientrano i mondiali di calcio giocato in Brasile nel 2014 che hanno dato il primo grande impulso al settore. A questo si è aggiunto lo sviluppo della copertura di Internet e il progresso della tecnologia, nonché l’ampia copertura degli eventi sportivi.
La questione normativa
Recentemente si è assistito anche ad una svolta normativa per quel che riguarda le scommesse.
Il presidente Lula ha infatti firmato la misura provvisoria che dà attuazione alla Legge numero 13.756 del 2018 che necessitava di un regolamento. Tale misura fissa il prelievo fiscale ad un’aliquota del 18%. Sarà anche istituito Il Segretariato Nazionale per i giochi e le scommesse (SNJA) che dovrà avviare la regolamentazione per le procedure di assegnazione delle licenze.
Va detto che, nonostante lo SNJA non sia stato ancora istituito, sono già stati avviati i processi di accreditamento. Ad esempio, la lotteria di Stato di Rio de Janeiro (Loterj) ha autorizzato otto società di lotterie a gestire scommesse sportive. Secondo quanto stabilito da Loterj, le società accreditate dovranno avere la loro sede operativa a Rio de Janeiro, ma potranno commercializzare le scommesse in tutto il paese.
Grazie al nuovo regolamento vi sarà anche un’apertura significativa agli operatori stranieri, che, comunque, dovranno sottostare a rigidi paletti. Il canone della licenza sarà di 30 milioni di R$. Inoltre, dovranno rispettare restrizioni di marketing e di pubblicità: ad esempio gli operatori non potranno acquisire diritti per la trasmissione di eventi sportivi.
Il Brasile si avvia dunque ad un’autentica rivoluzione in materia di betting online. Lo Stato ha previsto ingenti ricavi dal gettito fiscale, che daranno ulteriore impulso ad un Paese che ha compreso le potenzialità del settore dell’azzardo.
