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Francia: arriva il difensore civico del gioco

Francia, la regolamentazione del gioco d'azzardo

In Francia, la regolamentazione del gioco d’azzardo ha scritto un nuovo capitolo. L’autorità per il gambling ha infatti introdotto la figura del difensore civico del gioco, il cui scopo è quello di operare una Mediazione.

Si tratta di una procedura del tutto inedita che ha lo scopo di promuovere una risoluzione amichevole delle controversie che possono sorgere tra giocatori e operatori di giochi o scommesse approvate dall’autorità francese per i giochi (ANJ) o titolari di diritti esclusivi (Française des Jeux e PMU).

Prima di avviare la richiesta al difensore civico sarà necessario eseguire una serie di operazioni. Come prima cosa, infatti, il giocatore dovrà contattare l’operatore di scommesse per iscritto. Solo successivamente, a seconda della risposta che si riceverà (o in assenza di questa entro 20 giorni dall’invio), si potrà interloquire con il mediatore.

Il processo di mediazione

Compito del difensore civico del gioco, sarà quello di trovare un accordo tra le due parti. Da notare che questo procedimento non è vincolante per le parti. Ciò significa che ciascuna parte è libera di accettare o rifiutare la soluzione offerta dal mediatore. Inoltre, avvalersi della suddetta figura, non preclude la possibilità di rivolgersi anche ad un giudice. Ultima cosa da tenere in mente è che, una volta avviato il procedimento, le parti in qualsiasi momento potranno uscirne. Si tratta dunque, di una procedura che ha il compito di evitare scontri in tribunale, togliendo lavoro alla già oberata giustizia francese.

Da quando è stata introdotta la figura del giudice civile del gioco sono molte le cause che gli sono state affidate. Il servizio di mediazione nel 2022 ha, infatti ricevuto 1373 richieste. Questo dato è in discesa del 21% rispetto alle 1734 richieste ricevute nel 2021, ma ciò non è dovuto alla perdita di fiducia del mediatore, bensì al fatto che oltre 150 richieste nel 2021 riguardavano due operatori diversi e coinvolgevano più giocatori.

In generale, chi si rivolge al moderatore lo fa per problemi che riguardano le scommesse sportive (90% dei casi). Risulta evidente che questo ambito presenta le maggiori difficoltà, soprattutto per quel che riguarda i vari bonus e le promozioni.

La validità dei ruolo del giudice civico del gioco si riscontra nei 781 casi chiusi nell’ultimo anno. Ciò dimostra che in diverse occasioni entrambe le parti in causa hanno trovato soddisfacente la soluzione proposta che, di solito, arriva entro 55 giorni dall’avvio della procedura.

Questo risultato fa il paio però con le 629 domande giudicate irricevibili dal mediatore. La maggior parte di queste sono dovute all’assenza della richiesta per iscritto all’operatore. Ciò evidenzia una mancanza di cultura riguardo la procedura da seguire, lacuna che deve essere colmata per ridurre il numero di casi irricevibili.

Il gioco d’azzardo in Francia

La Francia sta facendo della legalizzazione dell’azzardo uno dei suoi punti di forza. La creazione della figura del mediatore è solo una delle tante normative che stanno nascendo a questo riguardo.  Uno dei casi che tiene ancora banco però, è quello relativo ai giochi da casinò online.

In Francia esistono circa 200 casinò terrestri e il gioco online è stato legalizzato da tempo. Tuttavia, non esistono i casinò online, poiché non sono stati ancora regolamentati.

A questo riguardo il deputato M. Philippe Latombe, esponente dell’Assemblea Nazionale, ha presentato una proposta di legge allo scopo proprio di autorizzare gli operatori di casinò a offrire i propri prodotti online.

In base a questa proposta, il gioco d’azzardo nei casinò online sarebbe legale per un periodo di cinque anni (ovvero fino al 2030) ma solo per “attori nazionali. Una volta scaduto tale termine, il mercato sarà esteso oltre i licenziatari di casinò esistenti e aperto ad altri operatori interessati a offrire casinò online stranieri.

Scopo di questo «percorso» sarebbe quello di permettere ai primi casinò di svilupparsi e iniziare a raccogliere i primi frutti del proprio lavoro senza sconvolgere l’attuale quadro normativo o indebolire l’industria nazionale dei casinò.

Secondo Latombe le abitudini dei giocatori stanno cambiando, al punto che ora preferiscono giocare d’azzardo online. Tuttavia, poiché questa abitudine in Francia è vietata, si rivolgono a siti offshore e senza licenza, con conseguente danno non solo per i giocatori (che non hanno nessun tipo di garanzia o protezione), ma anche per l’industria del paese. Al contrario, la liberalizzazione del settore darebbe maggior sicurezza ai giocatori e aiuterebbe il mercato.

La questione rimane aperta. Nei prossimi mesi potrebbero esserci novità a riguardo.

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