La seconda Inter targata Inzaghi è partita fortissima sul mercato nel mese di giugno. I nerazzurri, dopo lo scudetto perso contro il Milan, in questa stagione puntano alla rivincita e sono partiti subito con il piede sull’acceleratore. Tuttavia, nella seconda fase di mercato, qualcosa non ha funzionato soprattutto a livello di cessioni, finendo per bloccare gli ultimi tasselli.
La nuova Inter
Nel giro di un mese l’Inter ha messo a segno cinque colpi. In porta è arrivato Onana a parametro zero. L’ex portiere dell’Ajax è il successore designato di Handanovic che, comunque, rimarrà ancora titolare, come ha già anticipato Inzaghi.
In difesa è arrivato Bellanova dal Cagliari in prestito con diritto di riscatto. L’esterno destro sarà il vice Dumfries e permetterà a Darmian di spostarsi a sinistra per essere l’alter ego di Gosens.
A centrocampo si è finalmente deciso di acquistare un vice Brozovic. Il rinforzo è stato individuato in Asllani, prelevato con la formula del prestito con obbligo di riscatto dall’Empoli.
Per il ruolo di vice Calhanoglu si è invece puntato su un usato sicuro, ovvero Henrikh Mkhitaryan. L’armeno, dopo tre anni Roma, ha deciso di firmare a zero per l’Inter e iniziare una nuova avventura.
Il capolavoro di Marotta è, però, stato il ritorno di Romelu Lukaku in prestito dal Chelsea, dopo appena un anno dalla cessione. L’assenza del belga si è avvertita nella scorsa stagione quando spesso i nerazzurri hanno faticato a sbloccare gare complicate.
Di fatto, Inzaghi ha ora due giocatori per ruolo, quasi in ogni reparto. Rimane scoperto, infatti, il ruolo di quarto centrale che possa sostituire De Vrij in caso di assenza dell’olandese.
Tutto ciò, sempre ammesso che Skriniar rimanga in nerazzurro. Lo slovacco è sempre nel mirino del Psg che, però, non ha offerto quanto chiedevano i nerazzurri al momento. Quindi la difesa, per ora, rimane quella dello scorso anno, senza Ranocchia, giocatore che andrà sostituito.
Rispetto alla squadra titolare della scorsa stagione, dunque, i nerazzurri presentano due novità, ovvero Gosens al posto di Perisic e Lukaku per Dzeko. Il resto degli acquisti, al momento, parte indietro nelle gerarchie.
In attacco, dunque, Correa e Dzeko sono diventate riserve e dovranno essere bravi a farsi trovare pronti quando saranno chiamati.
Quote scudetto
Abbiamo analizzato le quote scudetto relative all’Inter di due operatori, Sportaza e 1Bet per capire quanta fiducia ci sia nell’operato dei nerazzurri. Ebbene, entrambi i bookmakers vedono i nerazzurri come favoriti per il titolo. Su Sportaza la vittoria del ventesimo scudetto da parte di Barella e compagni si gioca a 2.70, mentre per 1Bet la quota è leggermente più alta (2.75).
La rivale più accreditata dell’Inter per entrambi gli operatori è la Juventus. I bianconeri vincenti si giocano a 2.80 su Sportaza e a 2.85 su 1Bet.
Gli attuali campioni d’Italia del Milan, invece, vengono visti in ritardo. La quota scudetto dei rossoneri è addirittura a 4.10 per Sportaza, mentre su 1Bet scende a 3.80.
Tutti gli altri rivali sono distantissimi. Il Napoli, terzo lo scorso anno, è dato da entrambi gli operatori a 13, mentre la Roma di Dybala si gioca a 14 su Sportaza e a 17 su 1Bet.
Quote Champions
Per quel che riguarda la lotta alla Champions League, qui l’Inter viene vista dai migliori siti di scommesse non AAMS come Sportaza e 1Bet molto indietro, addirittura dietro la Juventus. Il successo dei nerazzurri si gioca infatti a 35 per Sportaza e 34 per 1Bet mentre i bianconeri sono rispettivamente quotati a 28 e 29.
I favori per entrambi i bookmakers sono Manchester City e Liverpool, quotati, rispettivamente a 3.85 (Sportaza) e 3.80 (1Bet) e a 6.40 (Sportaza) e 6 (1Bet). Dietro queste due squadre troviamo il Psg. I francesi vincitori sono quotati a 6.80 per Sportaza e 6.50 per 1bet.
Il Bayern Monaco, invece, è considerato il quarto incomodo. I tedeschi sono quotati a 8.20 da Sportaza e a 8 da 1Bet.
Stupiscono le quote antepost di Real, Chelsea e Barcellona. 1Bet mette queste squadre tutte alla pari, quotandole 13. Sportaza, invece, quota i campioni d’Europa in carica a 12, il Chelsea a 14 e il Barcellona a 16.
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