Il gioco d’azzardo può essere influenzato dalla recessione economica? Sono in molti a credere che chi gioca non tenga in considerazione questo aspetto, preferendo rinunciare ad altre necessità piuttosto che giocare. Tuttavia, Declan Raines, Head of US Gaming di TransUnion, ha esaminato il modo in cui l’economia sta influenzando le scommesse sportive negli Stati Uniti.
La ricerca ha evidenziato che quello del gambling è un mercato ribassista e che la crisi economica ha effetti diversi a seconda del tipo di gioco in questione. Infatti, mentre i casinò ristagnano durante una recessione, gli acquisti di biglietti della lotteria aumentano. Al contrario, l’aumento dell’inflazione economica verso la seconda metà del 2022 ha causato una decrescita degli scommettitori del 19% nel secondo trimestre e dell’11% nel quarto trimestre. Questo perché la perdita di liquidità non può che colpire un settore dove quest’ultima è essenziale.
Impatto dell’inflazione sul comportamento degli scommettitori
Nello studio Consumer Pulse: Online Sports Betting di Transunion del primo trimestre 2023 si può notare come il calo della liquidità dei consumatori si traduca in un calo della spesa discrezionale. La ricerca infatti ha messo in evidenza che il 79% degli scommettitori sportivi e il 72% degli scommettitori non sportivi ha modificato le proprie abitudini a causa dell’inflazione.
Lo studio ha suddiviso gli scommettitori in tre categorie differenti: scommettitori di alto valore, scommettitori sportivi mobili e scommettitori non sportivi.
Gli scommettitori di alto valore sono coloro che hanno un livello di reddito più elevato e di conseguenza hanno più fiducia nel futuro. Ciò significa che sono anche coloro più propensi a giocare nonostante il periodo poco favorevole.
Al contrario, gli scommettitori sportivi di alto valore mostrano più angoscia finendo per attingere ai propri fondi pensione pur di giocare e mostrando anche più predisposizione al gap. Quest’ultimo aspetto merita particolare attenzione perché rischia di creare una base sociale particolarmente problematica. Non è un caso che negli ultimi anni il gioco patologico stia dilagando negli Usa. Attualmente, gli ultimi dati affermano che tra gli adulti la prevalenza del gioco d’azzardo patologico varierebbe tra lo 0,4% e l’1,1% e quella del gioco problematico tra il 3,5 e il 5%, percentuali che rischiano di aumentare senza una corretta strategia.
Quali strategie adottare?
Per superare la recessione, gli operatori di scommesse devono iniziare a pianificare strategie per ridurre l’impatto sulla redditività degli utenti. Una delle conseguenze più rilevanti del calo di reddito è l’aumento dei casi di gioco patologico, dato che sempre più giocatori affrontano difficoltà finanziarie e cali di reddito.
Per combattere questo problema è necessario che gli operatori del settore rafforzino le misure relative al gioco responsabile allo scopo di identificare i comportamenti a rischio.
Sarà inoltre necessario effettuare un cambio di strategia a livello di marketing per catturare l’interesse di quei giocatori meno influenzabili dalle congiunture economiche e, conseguentemente, aumentare le strategie di fidelizzazione verso questi soggetti.
Risulta dunque necessario che le aziende tengano d’occhio la loro base di consumatori per valutarne la liquidità e adottare la strategia di marketing migliore per venire incontro alle loro esigenze. Solo in questo modo si potrà mantenere una quota stabile di mercato resiliente alle congiunture economiche.