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Registro Unico degli Esclusi: i possibili sviluppi secondo l’Università di Tor Vergata

Università di Tor Vergata

In Italia il gioco d’azzardo ha subito numerose restrizioni e limitazioni nel corso degli anni allo scopo di proteggere i minori e i soggetti vulnerabili dai possibili effetti negativi del gioco d’azzardo. Le ultime norme a riguardo sono state quelle inserite nel Decreto Dignità del 2018 che ha introdotto il divieto generalizzato di qualsiasi forma di comunicazione concernente il gioco con vincita in denaro.

Il suddetto divieto è stato esteso, a partire dal 1° gennaio 2019 alle sponsorizzazioni di eventi, attività, manifestazioni, programmi, prodotti o servizi e a tutte le altre forme di comunicazione di contenuto promozionale. Inoltre, è stato imposto che solo i possessori di tessera sanitaria (dunque solo ai maggiorenni) possano avere l’accesso agli apparecchi da intrattenimento per il gioco lecito.

Oltre ai divieti sono stati anche imposte sanzioni più pesanti. Infatti, la violazione di quest’ultima norma comporta una multa di diecimila euro per ciascun apparecchio non in regola con le disposizioni.

Va infine ricordato, grazie alle linee guida del Decreto Legge del 16 luglio 2021, si è data grande importanza alla prevenzione, individuando specifici approcci allo scopo di prevenire il GAP. Tra le azioni individuate vi sono quelle di prevenzione mediante iniziative di carattere educativo ed informativo, attraverso azioni di formazione e campagne di sensibilizzazione. Tra le azioni che sono state individuate spicca quella dell’esclusione.

L’esclusione: cos’è e quali caratteristiche ha

L’esclusione dal gioco va inquadrata come una strategia che coinvolge più attori e che può essere anche favorita dall’uso delle più moderne tecnologie. Attraverso di esso il giocatore viene escluso da ogni forma di gioco d’azzardo per un dato periodo che può prolungarsi o diminuire a seconda dei soggetti coinvolti. Per procedere all’esclusione si possono usare diverse strategie che vedono il coinvolgimento del giocatore e di altri soggetti terzi. Questa proceduta è ormai stata riconosciuta come una delle più efficaci per proteggere la salute del giocatore.

Ė in questo contesto che si inserisce la ricerca dell’Università di Tor Vergata, il cui scopo è quello di analizzare le modalità per la realizzazione di un Registro Unico degli Esclusi riguardante il settore dei giochi con vincita in denaro. Tale Registro rappresenterebbe una banca dati relativa ai giocatori esclusi dal gioco, contraddistinta da due distinte modalità di iscrizione/accesso, l’una l’autoesclusione e l’altra l’eteroesclusione.

Con autoesclusione si intende l’iscrizione sul registro da parte del giocatore stesso. L’eteroesclusione, invece, implica l’attivazione del processo effettuato da un soggetto terzo familiare o portatore d’interesse, che può dunque essere anche una determinata casa da gioco.

Il Registro Univoco degli Esclusi

In base allo studio condotto, il Registro Unico degli Esclusi prevederà l’esclusione dei soggetti ad esso iscritti sia dal gioco fisico che online e sarà applicabile a tutte le tipologie di gioco. Inoltre, il periodo di durata di iscrizione dipenderà da soggetto a soggetto e potrà variare da 30, 60 o 90 giorni o essere a tempo indeterminato. L’esclusione potrà anche essere revocata al termine del periodo minimo scelto in fase di iscrizione.

Va fatto notare che in Italia, in relazione all’attuale quadro normativo si può ipotizzate anche la realizzazione di un R.U.E. partendo dal registro già operativo per il gioco a distanza e dalle esperienze delle case da gioco. Attualmente, il R.U.A (Registro Unico Autoesclusioni) del gioco a distanza non è connesso con le autoesclusioni dei casinò. Questa lacuna è dovuta al fatto che l’autoesclusione effettuata da un giocatore presso uno dei quattro casinò italiani è gestita localmente dalla sala da gioco in cui viene effettuata la richiesta di esclusione. Tuttavia, in futuro si auspica l’adozione di un registro unico per il gioco online e terrestre ed esteso a tutte le tipologie di gioco.

Per quel che riguarda la questione privacy, invece, ogni soggetto iscritto avrà la garanzia di assoluta riservatezza dei dati contenuti del registro, con limitata accessibilità a soggetti, pubblici e privati, specificamente individuati ed unicamente per fini di pubblico interesse. Questi ultimi sono da individuare in Concessionari, Ministeri, Autorità giudiziarie e Sistema sanitario.

Il Registro Unico delle Esclusioni, secondo lo studio condotta, rappresenterebbe una grande opportunità per limitare il GAP che è ormai diventata una vera e propria piaga sociale. Ad oggi questo strumento è già presente in numerosi stati come Belgio, Francia, Gran Bretagna, Spagna e Germania. Ognuno soluzioni sostanzialmente differenti per la tutela del giocatore, dovute ai diverse condizioni sociali, normative e politiche dei territori.

Sta dunque all’Italia trovare la sua strada, ma sull’efficacia di tale strumento esistono pochi dubbi.

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