Twitch ha da tempo dichiarato guerra al gioco d’azzardo. Tutto è nato da una truffa perpetrata da un content creator, Silker, pseudonimo di Abraham Mohamed, nel 2022. L’uomo ha ingannato personaggi famosi e non, intascando oltre 200.000 dollari per finanziare la sua dipendenza dalle scommesse online su Counter Strike: Global Offensive. Stiamo parlando di un gioco molto popolare soprattutto negli Stati Uniti che permette di comprare delle skin (ovvero degli accessori) delle proprie armi dietro pagamento di denaro reale su un marketplace gestito da Valve, lo sviluppatore del gioco.
Nel 2018 il giro d’affari intorno alla compravendita di skin di CS: GO valeva più di 8 miliardi di dollari e molte persone hanno perso o guadagnato piccole fortune investendo in esse. Esistono anche dei siti online che accettano le suddette skin come valuta per scommettere sui match competitivi di Counter-Strike: GO. Proprio in questo mercato Silker ha perso molti soldi, maturando l’idea di sfruttare la sua vasta rete di conoscenza per rimpinguare il proprio portafogli.
Parliamo di uno streamer con quasi mezzo milione di followers e con vaste conoscenze anche tra gli altri creators. Con questa base, ideare una truffa per racimolare un ingente somma è stato uno scherzo per lui. Alla fine, però, il creator ha confessato la sua colpa con una lunga diretta dove ha anche affermato che darà indietro tutto ciò che ha preso.
La stretta di Twitch
La truffa ideata da Silker ha creato grande scandalo su Twitch, al punto che altri creators hanno minacciato di organizzare un boicottaggio della piattaforma per protestare contro le blande regole che Twitch aveva sulla promozione delle scommesse online e del gioco d’azzardo. Di fronte alla prospettiva di perdere le proprie stars, Twitch è corso ai ripari, dichiarando che «non consentirà più lo streaming di siti di gioco d’azzardo che includono slot, roulette o giochi di dadi che non sono autorizzati negli Stati Uniti o in altre giurisdizioni che forniscono protezioni sufficienti ai consumatori». Ciò ha prima portato alla chiusura di quattro siti (stake.com, rollbit.com, duelbits.com e roobet.com), poi a quella dei casinò online Blaze e Gamdom.
Da quando Twitch ha iniziato la sua lotta al gambling, la società ha annunciato che il pubblico del gioco d’azzardo è diminuito di circa il 75% aggiungendo, però di aver «osservato alcune nuove tendenze» e di aver aggiornato la sua politica per proteggere meglio gli utenti.
Twitch ha anche vietato la condivisione di link o codici di riferimento a siti che includono slot, roulette o giochi di craps per affrontare quelle che dice essere truffe e «altri danni derivanti da siti di gioco d’azzardo discutibili».
Il paradosso è che la piattaforma consenta siti Web dedicati alle scommesse sportive, agli sport fantasy e al poker.
Il rapporto tra Twitch e l’azzardo
Twitch è una piattaforma nata soprattutto per attrarre un pubblico giovane. La fascia di età dei suoi utenti oscilla tra i 18 e i 34 anni. Questo, unito alle specificità del social (ovvero la modalità di streaming live) ha finito per attrarre anche i casinò online che hanno deciso di investire su questa piattaforma. La tendenza è partita dagli Stati Uniti e ha subito attecchito grazie alla semplicità del meccanismo: il casinò online, infatti, si limita ad offrire denaro al creator, che in cambio trasmette live le sue partite a slot machine e roulette. Il problema è che questi accordi commerciali spesso sono poco chiari, dato che i creators non sempre ammettono che la loro pubblicità ad un dato casinò è retribuita.
Inoltre, a volte, le piattaforme di gambling mettono a disposizione dell’influencer un credito in valuta virtuale, da spendere durante la live. Ciò significa che, poiché i soldi che si investono non sono del creator, quest’ultimo può avere un approccio più aggressivo al gioco, finendo per scatenare un tentativo di emulazione da parte dei propri followers. Secondo Twitch Tracker, un sito che monitora i dati della piattaforma, ad oggi la categoria Casinò Jackpot è la diciassettesima più guardata in assoluto su Twitch con 4.74 milioni di ore ed è il diciottesimo per numero di utenti (28.400.000). Numeri che testimoniano la popolarità di questo settore.
Ciò è dovuto anche alla facilità con cui i giochi d’azzardo vengono veicolati. Infatti, i creators, come tutti coloro che devono promuovere un prodotto, usano anche altri social (come Youtube e Tik Tok) per arrivare al proprio scopo. A questo si aggiunge la grande interazione (che Twitch incoraggia per filosofia aziendale) tra creator e utenti. Quest’ultimo, infatti, suggerisce strategie di gioco e trucchi per aiutare i propri followers a vincere. Insomma: la stretta di Twitch è senza dubbio un segnale importante contro il gioco patologico, ma servirà molto di più per sensibilizzare il pubblico del social verso quella che è una problematica sempre più seria.