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Vision Pro dà il via alla rivoluzione della realtà aumentata

Vision Pro Apple

Apple ha recentemente lanciato Vision Pro, ovvero un visore AV/VR computerizzato che mixa i contenuti digitali con il mondo esterno. Attraverso questo strumento si potrà lavorare con quattro maxischermi intorno e guardare film e video in maniera completamente immersiva, con le immagini che avvolgeranno lo spettatore a 180 gradi. Si tratta dell’ennesima rivoluzione digitale dell’azienda fondata da Steve Jobs.

Da un punto di vista tecnico, il processore del Vision Pro è lo stesso degli ultimi MacBook e anche il sistema operativo ricorda quello dei pc della mela. Inoltre, sarà dotato di una fotocamera 3D in alta risoluzione mentre lo schermo dedicato a ciascun occhio avrà più pixel di una televisione in 4k.

Questo nuovo visore promette di far passare, chi lo utilizza, dalla realtà reale ad una virtuale altamente immersiva con pochi semplici movimenti. L’interfaccia, infatti, sarà controllata grazie a movimenti visivi, tattili o vocali, rendendo il tutto estremamente semplice.

Il prodotto verrà lanciato sul mercato (inizialmente solo su quello americano) nel 2024 al prezzo di 3.499 dollari. Non certo bruscolini, ma sono in tanti a puntare sul successo di questo prodotto.

I giudizi contrastanti su Vision Pro

I giudizi su Vision Pro sono già contrastanti. In tanti sono pronti a scommettere sul suo successo. La caratteristica principale del visore è quella di essere molto più focalizzato sulla realtà aumentata che su quella virtuale. Inoltre, Vision Pro è il primo dispositivo dotato di un sistema operativo completamente nuovo che presenta un’interfaccia tridimensionale. Ciò significa che le esperienze in Vision Pro non sono vincolate ad un display.

Ogni utente potrà creare app su qualsiasi scala e posizionarle dove desiderano. Inoltre, il visore è dotato della funzionalità «EyeSight». Quest’ultimo utilizza un display frontale che permette alle altre persone presenti nella stanza di vedere gli occhi di chi indossa il visore, compensando la visiera opaca.

Tuttavia, nonostante queste caratteristiche rivoluzionarie e gli elogi ricevuti, basta un’unica voce per mettere in discussione il lavoro della Apple, quella di Tony Fadell. Parliamo del creatore dell’iPod e colui che ha fondato Nest (linea di prodotti per la casa intelligente), per poi venderla a Google per 3,2 miliardi di dollari.

Non un tipo qualunque. Secondo Fadell il visore della Apple promette di soppiantare in breve tempo Mac, iPhone e iPad, aggiungendo numerose altre funzioni; tuttavia, ciò che non convince sono essenzialmente le numerose app che, unite alla batteria della durata di due sole ore, rischiano di creare più di un problema, anche in relazione al prezzo esorbitante a cui viene venduto.

La critica peggiore di Fadell è però un’altra. Secondo lui con Vision Pro «le piattaforme non diventano prodotti utili. I prodotti utili diventano piattaforme». Detto in altri termini, questo visore rischia di sminuire tutto il lavorio fatto finora dalla Apple e di risultare fondamentalmente inutile.

Probabilmente la questione andrà avanti ancora per un anno, ovvero fino a quando Vision Pro non sarà sul mercato e si potranno toccare con mano le sue reali caratteristiche.

Blockchain e Realtà Aumentata: Vision Pro Rivoluziona il Mondo del Gioco

Il lancio di Vision Pro testimonia come la realtà aumentata sia da tutti considerato il futuro della tecnologia. Lo hanno capito anche le software house che, da un po’ di tempo, stanno cercando di trasferire i giochi nell’ambiente immersivo che caratterizza il Web3. Si tratta di una vera e propria sfida che, se andasse a buon fine, permetterebbe di coinvolgere anche il pubblico del gioco terrestre abituato all’esperienza di sala e che, attualmente fatica a giocare in rete nei casinò online.

Questo tipo di giocatori, infatti, ricerca una realtà il più vicino possibile a quella che è abituato a vivere, dove, oltre al gioco, si potrà anche l’interazione con i croupier e gli altri giocatori e vivere l’atmosfera del tavolo verde a trecentosessanta gradi. Perché questa commistione sia possibile non è necessario stravolgere il pacchetto di giochi attualmente in commercio. Infatti, i giocatori continuano ad amare questo genere di intrattenimento, ma vogliono semplicemente vivere una esperienza ludica più coinvolgente.

In generale, il futuro del gaming passa per lo sviluppo di nuove tecnologie, prima di tutte quella della blockchain. Attraverso questo strumento, infatti, le aziende dei giochi puntano a fidelizzare i giocatori grazie alla capacità di tokenizzare oggetti di gioco, vendendoli poi in cambio di criptovaluta.

In questo modo, il gioco si trasformerà da mero esercizio ludico, in una vera e propria sfida per accumulare punti o collezionare token. Non è un caso che i giochi abbiano guadagnato grande popolarità, oltre che per la resa, anche per la rappresentazione visiva di oggetti reali e all’estetica.

Proprio per sfruttare questo trend, le aziende stanno sviluppando sempre più tecnologie all’avanguardia per creare giochi più coinvolgenti. Il connubio tra Metaverso e gambling rischia dunque di dare vita a qualcosa di totalmente nuovo nel panorama, aprendo possibilità fino ad ora inimmaginabili.

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